LA STORIA DEL PALIO DI CASSINA

Il Palio delle Contrade di Cassina de’ Pecchi, vede le sue origini agli inizi degli anni settanta.

La sua storia è altalenante; numerosi sono infatti i suoi lunghi periodi di stop. Scomparso dopo l’anno 1975, fa la sua ricomparsa nel 1991, ma quattro anni dopo viene nuovamente interrotto fino alla ripresa nel 2012, anno in cui viene riportato in vita dall’associazione “Fuori la Voce”.

A differenza di altre manifestazioni omonime o quasi, diffuse in svariati paesi d’Italia, il Palio delle Contrade “Cassinese” non comprende alcuna rappresentazione storico-medioevale, o giochi tipici di tali eventi.
Il nostro Palio, infatti, può esser paragonato ad una “olimpiade estesa”.

Il paese, viene diviso in quattro contrade ben delineate geograficamente tra loro, alle quali è attribuito un colore:
Contrada Vecchia (Bianco), Contrada Sant’Agata (Rosso), Contrada Martesana (Blu), Contrada Camporicco (Verde).

I residenti di questi rioni, si affronteranno dunque in un’ampia serie di discipline sportive di ogni genere; dal calcio fino alla briscola, dalla mountain bike fino alla pallavolo passando per gli scacchi.

Coinvolgendo dai più piccoli fino ai “nonni”, dai più atletici fino ai più strategici in dieci giorni di sfide e sereno campanilismo.
Ciascun gioco, contribuirà a formare una classifica generale, portando dei punti a seconda dei risultati ottenuti.
Al termine, verranno premiate le contrade vincitrici, oltre a diversi altri premi per le contrade e i “contradaioli” più meritevoli.
Lo scopo principe del Palio delle contrade è quello di creare aggregazione all’interno del paese, utilizzando il gioco come mezzo, affinché la gente abbia la possibilità di conoscersi e di interagire tra loro.